uongiorno ragazzi, mi presento subito.
Mi chiamo Nicola, da dieci anni a questa parte sono Maresciallo della Marina Militare Italiana.
Grazie ad una convenzione del Ministero della Difesa con l'Università della Tuscia di Viterbo, ho potuto frequentare il corso di Laurea in Scienze Organizzative e Gestionali ad indirizzo Marittimo e Navale e ora sto per arrivare al traguardo della laurea, presumibilmente nel corso della seconda quindicina di Gennaio 2009.
Ho scelto di preparare il lavoro di tesi che ha il titolo in oggetto; sono già a buon punto: è una tesi in Sociologia e mi manca l'ultimo capitolo, quello relativo alla ricerca. Questo prevede che io svolga una serie di interviste, almeno una cinquantina secondo quanto richiesto dal Relatore.
Ora, dal momento che da lunedì 29 mi troverò a bordo e difficilmente potrò ritagliarmi adeguati spazi per effettuare tutte e 50 le interviste direttamente su SL, ho pensato di avvalermi di un sito che permetta di costruire l'intervista e lasciarla a disposizione di chi volesse contribuire. In questo modo raccoglierò i dati "in differita", sperando di rientrare nei tempi e riuscire a consegnare la bozza della tesi completa entro il 5 novembre come richiestomi.
Vi chiedo solo qualche minuto del vostro tempo prezioso per rispondere alle domande che troverete a questo indirizzo:
http://www.thesistools.com/?qid=59993&ln=ita
Una volta aperto il Link, nella finestrella potrete inserire magari il nome del vostro avatar prima di premere il tasto per cominciare il questionario.
Vi sarò eternamente grato se cercherete, nei limiti del possibile, di estendere questa segnalazione a quanti più utenti SL conoscete.
A breve posterò un link alla stessa intervista, ma con le domande tradotte in inglese, per garantirmi una fetta ancora maggiore di utenza da intervistare (magari avete amici che parlano solo inglese, non si sa mai...).
Vi ringrazio tutti fin d'ora per il vostro contributo.
A presto.
Nick.
Serata molto interessante quella di ieri ad Experience Italy, pensata e voluta da Mexi Lane (Marina Bellini), direttrice di più Blog.
Un'iniziativa che ha raccolto intorno ad un tavolo a parlare del Futuro di Second Life (avendo come stimolo i recenti articoli usciti sui giornali che la dano per spacciata) molti dei professionisti che hanno trovato lì un luogo per sperimentare, per guardare avanti rispetto al Web.
Potrebbe sembrare un modo per salvare le apparenze, si potrebbe credere che lo si fa per non rimaner delusi da quella che oggi viene definita una bolla.
La mia personale opinione è che Second Life è stato ed è il primo mondo virtuale che è riusciuto, grazie alle sue potenzialità fortemente creative, a raccogliere intorno a sè molte teste pensanti.
Non credo sarà l'unico, ma il primo.
Quando il web era agli inizi, o meglio, da che io ne ho memoria, era un posto molto confusionario. I siti internet erno un gran casino, ci si muoveva dentro con molta fatica e difficilmente si reperivano le informazioni che si stava cercando.
L'email non era ancora così usata e persino Messenger era ancora per pochi.
Pochi rispetto all'utenza di oggi, pochi rispetto a quanta gente oggi utilizza il computer navigando in rete. E non potrebbe stare senza.
Second life di fatto non è mai stato una seconda vita. E' una protesi di quella reale, uno spazio alternativo dove poter creare e sperimentere. Un terreno fertile per colore che vogliono sopratutto fare arte e cultura visto che viviviamo in mondo dove i fondi per queste attività non ci sono mai.
Si possono riscoprire così, girando per pezzetti di pixel, delle menti geniali che senza quel mezzo sarebbero rimaste rinchiuse in chissà quale lavoro di segretariato.
Qui il materiale non ha costi, esiste solo la risorsa umana.
Un domani ci saranno altri mondi virtuali che monopolizzeranno la scena. E prima o poi passerà questo momento in cui le persone ne stanno cercando il senso: diventerà uno strumento nelle mani di chi vorrà usarlo per sperimentare e confrontarsi. Un giorno sarà utile anche a quelle aziende che non hanno saputo comprenderlo e a quelle che lo stanno ancora studiando.
I bambini di oggi, già tecnologici, sapranno certamente come utilizzarlo a proprio vantaggio. Noi gli stiamo aprendo la strada, conviene farlo bene: altrimenti ci ritroveremo con una bellissma scatola vuota usata da tutti (e non sarebbe la prima volta...).
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