Stereoscopia, machinima e real life
Anche il cinema americano ha un kolossal in arrivo, rinviato a dicembre (era previsto per questa estate), dedicato – se non altro nel titolo – alle nostre protesi emozionali (come le chiama Gianluca Nicoletti): Avatar di James Cameron (qui il teaser). Un lavoro in stereoscopia con protagonista un ex marine paraplegico che vive attraverso un avatar virtuale sul pianeta Pandora. Per certi aspetti il plot ricorda alcune scene di Matrix, ibridate con la Finestra sul cortile. Ma la sfida è aperta.
Una curiosità – segnalata da Mario Gerosa – è rappresentata ancora una volta dall’Italia, dove addirittura nel 1915 Carmine Gallone girò, nel cinematografo degli esordi, una pellicola intitolata proprio Avatar. Andando oltre la segnalazione di uno dei massimi esperti di mondi artificiali, risulta che il regista – come riferiscono Angelo Maria Ripellino e Francesco Savio nell’Enciclopedia dello Spettacolo fondata da Silvio D’Amico (1958) - immaginò scene di notevole audacia fantastica con fiammelle che si sprigionavano dai corpi e si ricongiungevano nell’etere.
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mercoledì 22 aprile 2009
Stereoscopia, machinima e real life
Pubblicato da Micalita Writer alle mercoledì, aprile 22, 2009
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