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martedì 22 luglio 2008

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Stamattina è iniziata una giornata surreale.
Ho ricevuto una telefonata dall'India che mi ha svegliato. Mollato Morfeo mi sono gettata in una telefonata paradossale in inglese con uno che cercava una società di web developer.
Non vi starò a spiegare tutta la storia vi bast questo commento:
Assurdità telematiche.
Ma dico, lo spam adesso lo fanno anche al telefono dall'India?
Robe dell'altro mondo.

E proprio dell'altro mondo vi vorrei parlare oggi dato che sono stata in una SIM davvero singolare,
Higashiosaka. Non vi anticipo nulla, leggetevi il post.
Lo dicevo io che è stata ua mattinata surreale.

Altra cosa interessante di questa settimana è il tool per gli scripter Scratch for second Life. Un giocattolino davvero utile che sono sicura troverà a vostra approvazione.

Poi abbiamo per gli eventi:

e una mostra:
come sempre... buona settimana a tutti!

p.s. Se arriva qualcosa di nuovo, tipo eventi e cose del genere ve li aggiorno qui :)

Scratch per Second Life - Tool scripting

Ecco un interessantissimo tool per second life segnalatomi da Icarus (glielo avevo promesso che citavo la fonte :P).

Si tratta di Scratch for Second Life prodotto dal MIT Media Lab ed è disponible per Mac e windows (ancora non per linux).
Cosa ci si può fare?

Con Scratch si possono creare script semplicemente "spostando" delle caselline colorate dove c'è scritto cosa far fare all'oggetto. Una volta creato lo script basta cliccare su "Copy Linden script", copiare il risultato e incollarlo in un nuovo script all'interno di Second Life.

In pratica chiunque conosca già il LSL o chi sta iniziando, può creare il suo script con molta facilità, entrando a piè pari nella ogica della programmazione.
Insomma un tool che oltre ad essere utile riesce anche ad insegnare!

Per scaricarlo anadate sul sito di Scratch for Second Life.
Vi consigli di vedere anche il video e di leggere il pratico tutorial.

Punti di Vista

La mostra “PUNTI di VISTA” prende spunto dal quadro di Magritte “Perspective” che si ispira al “Balcone” di Manet.
Magritte rivisita l’opera del pittore impressionista dal suo punto di vista ed al posto di tre figure umane vi disegna tre bare. Da ciò prende vita questa mostra.
I musei ci hanno sempre mostrato l’arte divisa per epoche, ogni periodo i suoi “eroi”.
La mia idea è invece quella che l’arte dovrebbe essere vissuta universalmente senza troppe distinzioni tra i periodi.
E’ vero ogni epoca ha il proprio stile pittorico ma le emozioni che questi quadri suscitano vanno al di là della tecnica con cui vengono dipinti, realizzati; racchiudono in sé gli stati d’animo, le sensazioni e soprattutto le emozioni di colui che li anima.
Le opere scelte sono “PUNTI di VISTA” di pittori vissuti in epoche differenti che hanno a loro modo guardato lo stesso fenomeno.

L’immagine della mostra è la “Fata Ignorante” di Magritte.
La scelta di questo quadro è dovuta al fatto che l’autore dell’opera è stato la “musa ispiratrice” della mostra. Inoltre con la “Fee Ignorante” Magritte dà una descrizione della propria visione dell’arte; questa è come una fata ignorante: in grado di rendere magico qualcosa di cui le sfugge il senso.

Un ringraziamento al progetto Argon che mi ha dato la possibilità di realizzare questo sogno ed a Anthonius Anthony che ha sopportato la sottoscritta nelle fasi di realizzazione della mostra.

Un grazie di cuore a Antony che con il suo affetto ha reso questa vita unica, a Whasabi per ogni parola che mi ha portato a credere ancora nelle stelle, a Chri senza il quale questa seconda vita non sarebbe mai cominciata e a Rodro per essermi stato vicino in tutti questi mesi.

E per finire un grazie speciale a Wally e Nany, a Mila e Marino e a tutta le famiglia di Salimar che mi hanno permesso di scrivere di arte………grazie per la vostra fiducia e per la possibilità di conoscere persone meravigliose.

Vi aspetto all'inaugurazione Mercoledì 23 Luglio alle ore 22 sull’isola di Argon.

http://it.youtube.com/watch?v=_Mm_gE-FAls

Marta Lanzius

Ambarabà Ciccì Coccò

Martedi 22 luglio 2008 ore 22.00

Ambarabà Ciccì Coccò
tre civette sul comò
che facevano l'amore
con la figlia del dottore.
Il dottore si ammalò
Ambarabà Ciccì Coccò
Esiste solo un luogo in cui l’età non conta più. Non fa la differenza, questa e’ proprio Second Life ,svestitevi per una sera dei vostri panni avatariani seriosi o eccessivamente provocanti e ritornate bambini. provate a sentirvi come allora spensierati anche un po rompic…. Ma essenzialmente liberi
Vi aspettiamo sulla spiaggia di IIR con una super fornitura di lecca lecca e slurpevoli gelati
La nostra piccola Dj Fabiola vi allietera con le musiche dello Zecchino d’oro poi se ci scappa un pezzo dei Nirvana non vi preoccupate




http://slurl.com/secondlife/Italy%20Island%20Resort/84/219/21/

Ciao Paola PR-Entertainer IIR

CEK-lab e Imparafacile per sperimentare la formazione 2.0


CEK-lab e Imparafacile per sperimentare la formazione 2.0

CEK-lab (http://cek-lab.stoa.it) è un progetto di ricerca e sperimentazione per lo sviluppo di un modello di formazione manageriale per le imprese e per le pubbliche amministrazioni.

Il progetto è finanziato dalla Regione Campania (POR Campania 2000/2006. Misura 3.5) e realizzato da Stoà, Polo delle Scienze Umane e Sociali dell’Università Federico II, Intesa Formazione.

Nel corso della sperimentazione formativa avvenuta nel corso del progetto, si è fatto ampio ricorso alle risorse ed ai servizi messi a disposizione dalla rete, integrandoli con quelli della Business School con l’obiettivo di sviluppare un ambiente di apprendimento diffuso che supportasse i partecipanti alla sperimentazione nei propri percorsi di apprendimento individuale.

Ultima tappa del percorso di CEK-lab è l’utilizzo di Second Life come luogo in cui sperimentare modalità alternative per l’apprendimento.

Per questo in collaborazione con Imparafacile Runo (http://if-key.blogspot.com/) STOA’ ha scelto di realizzare due seminari, con l’obiettivo di svolgere una rassegna degli strumenti che il web mette a disposizione di chi si occupa di formazione e di verificare con una esperienza pratica la loro efficacia alla luce dei paradigmi elaborati dal web 2.0

Questo il programma dei due seminari:

giovedì 17 luglio: Gli strumenti del web 2.0 per l'apprendimento

Rassegna di strumenti per la condivisione della conoscenza, con riferimento alle opportunità offerte al mondo della formazione dal web 2.0

giovedì 24 luglio: Business writing: la scrittura funzionale in azienda

Esempio pratico di utilizzo di Second Life per facilitare l’interazione e la collaborazione all’interno di un corso di scrittura funzionale

I seminari si terranno nell’auditorium di Comunication Village (http://www.communicationvillage.com/), società specializzata nel campo della comunicazione.

Orario: 21.30-23.00

SLURL: http://slurl.com/secondlife/Wonderland%20Island/94/16/23/

Higashiosaka

Stavolta mi sono imbattuta in un posto vagamente allucinante, Higashiosaka.

La descrizione è : "The best theme park sim of Jigoku, the Buddhist Hell."
C'ho messo un po' a capire che cosa fosse...
Era chiaro come il sole che era l'inferno: gente che corre nuda intorno a schizzi di fuoco, urla raccapriccianti nell'aria... vasche di uomini insanguinati torturati da mostri giganti verdi o rossi muniti di mazzachiodata...

Un tempietto immerso nella lava da cui non è possibile tornare indietro.

E questo diciamo ok. Ma poi mi sono chiesta.. i buddisti hanno un inferno?
Ho fatto una ricerca veloce e ho capito che Jigoku è un film giapponese e che ne esistono ben 3. Quello a cui fa riferimento questa sim deve essere il primo, quello del 1960, che per l'appunto è sottotitolato "The hell".
Ovviamente sto ipotizzando perchè non ho una gran cultura di film giapponesi del 1960.
Ma comunque.

E' stato diretto da Nakagawa Nobuo e appartiene al genere classico Gore-laden Morality Tale.
C'ho messo dieci minuti a capire che il genre Gore è quello splatter e quindi è un film Splatter con racconto morale. (dev'essere un capolavoro, quasi quasi me lo affitto, lol)

Vi riporto una recensione scritta in italiano del remake del 1999 dal sito "http://www.alexvisani.com/rec_film/jigoku.htm":

"Un saggio su una infernale ossessione strutturale : Jigoku 99 è il brillante remake/tributo dell'omonimo capolavoro,recentemente restitutito ai fasti del colore,di Nagasawa Nobuo. La personale visione degli Inferi di Ishii, è ripartita con impeccabile inflessibilità in due crude parti : il primo svolgersi narrativo è ispirato ai luridi e abominevoli atti criminosi di un giovane pedofilo che successivamente e impietosamente,sarà trascinato e poi torturato senza alcuna misericordia nei gorghi del Tartaro giapponese da untuosi demoni...La seconda parte,è "dedicata" ai crimini di una setta religiosa "vagamente ispirata" all'ordine Aum Shinrikyo ("Ordine della suprema verità") responsabile dell'atto terroristico con il gas nervino, nella metropolitana di Tokyo avvenuto negli anni '90. Rika è una bella ragazza di 16 anni, un giorno decide di iscriversi per curiosità in una classe di yoga per ritrovare l'eqilibrio perso a seguito di lutti e disgrazie. Sventuratamente e senza saperlo, la dolce ragazza entrerà negli ingranaggi soffocanti e stritolanti di una setta religiosa capitanata da un farlocco sedicente santone e dalla sua congrega di psicopatici sessuali... Rika diverrà figura simbolo chiave del culto perverso del "santone" e della sua abbietta pseudo-comunità religiosa. L'ingenua ragazza ben presto realizzarà con indicibile orrore in quale deviata dottrina si è inavvertitamente avventurata... La particolarissima dis-visione Ero-Guro* dell'Inferno (jigoku) del "re del cult"Ishii è realmente sfiancante, sprezzante, sadica, genuinamente malvagia, nefanda, sporca, perversa, tuttavia incredibilmente affascinante. A darci il benvenuto presso i cancelli mistici e "vaginali" dell'eterno oblio, "erebe"caricature Di Oni, minacciosi e giganteshi demoni della tradizione taoista-sciamanica, peccatori dalla pelle albina, infernali e sadici Orchi, e infine ma non meno importante,colui che regge con pugno di ferro, le legioni infernali e che sentenzia con impassibilità gli atroci supplizi dei peccatori,"Lord EnMa",divinizzazione ermafrodita spietato giudice ma al contempo compassionevole "vecchina". La visione di Ishii dell'inferno, è esplicita e senza fronzoli, è una atmosfera di opprimente e sfiancante asfissia e sporcizia, è un cinema crudo quello del Re del Cult,teso allo spasimo, costantemente in equilibrio tra genialità, cialtroneria e kaiju. Jigoku è una pellicola flemmatica, una delirante pittura giappo-fiamminga, una cromatica miscela alchemica di incantevoli atmosfere (seppur opprimenti),dove il disagio dello spettatore cresce progressivamente innanzi a un mondo apparentemente in fase di mutamento,ma dove realmente non cambia nulla.Muovendo dunque da tematiche che lo affascineranno in quasi tutta la sua filmografia, il prolifico Ishii ha scelto di rappresentare il "Jigoku" con un esasperato sadismo iperviolento,e volutamente poco realista,una narrazione inquieta e inquietante,un palpabile senso di disagio e alcune fugaci intermittenze di soft-core,fanno di Jigoku un saggio su una infernale ossessione,strutturale. Ishii,crea visivamente e magistralmente una promiscuità sanguinea di colori che danzano dinnanzi allo spettatore che inerme e ammutilito, sonda visivamente le profondità dell'inferno stesso. Accese tonalità vermiglio,tenui blu-cobalto,verdi opacizzati,infestano meravigliosamente il japan movie di Ishii,la pellicola fagocita letteralmente lo spettarore che come un moderno Dante,percorre e incorre nella cattura visiva iconoclasta della pellicola stessa. Parte indubbiamente rilevante nella pellicola è riservato alle interpretazioni dei peccatori e alla bruzzaglia degli orridi Orchi,che danzano con movenze teatrali intorno agli sventurati peccatori che dovranno poi essere tormentati per l'eternità nelle visciere dell'inferno Ishiano. Dato che il film è stato concepito "teatralmente", è posta molta cura e attenzione alle espressioni facciali e nelle recitazioni "roboanti". Distaccata comparsa del film, la presenza di un samurai, etereo, fantasma, stanco, "eroe di passaggio",forse un auto-riferimento all'omonima opera cinematografica "Jidaigeki: Bohachi Bushido"lo spadaccino errante mercenario" (Porno Period Drama: Bohachi Bushido,1973). Il "Re del cult" Ishii, crea un intreccio di richiami sul significato di visione e sguardo nell'epoca mediatica del presente, si compiace (pur non privo di morale) nel far compiere ai suoi personaggi diabolici supplizi e torture sui malcapitati peccatori,sentenziando definitivamente che,nel "suo" Inferno, non vi è spazio per "il dolore psicologico o intospettivo, filosofeggiante nella nostra cultura " ma bensì, solo la promessa di una dimensione di dolore eterno e di crudeli torture può farci riflettere sul nostro cammino da vivi. A me non resta che caldeggiarvene la visione al più presto...
* Ero-guro: è il termine è un amalgama anglo-giapponese di erotico e grottesco- fiorì come movimento letterario e artistico negli anni Venti e all'inizio degli anni Trenta. Uno dei suoi maggiori rappresentanti fu Edogawa Rampo (Hirai Taro, 1894-1965), un famoso scrittore che si specializzò in racconti misteriosi e bizzarri, molto simili a quelli del suo idolo Edgar Allan Poe, da cui prese il nome d'arte. "

Ok... anche savolta ci siamo fatti una cultura.... Second life non si può dire che non apra la mente...
Vado a cercare il film. Quantomeno il remake.

Buona Gita.

Posti Da Vedere

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